Si è conclusa domenica 1 Agosto, la quarta Edizione di Est Film Festival - Montefiascone con la Cerimonia di Premiazione alla Rocca dei Papi, durante la quale la Direzione artistica e le Giurie hanno annunciato i Vincitori delle tre Sezioni competitive: Concorso, Documentari e Maratona Corti ed è stato assegnato il Premio del Pubblico al Miglior film, tra quelli in Concorso, che hanno votato gli spettatori di Montefiascone.

Questa sera, lunedì 2 Agosto, alle 21.30 al Cinema Gallery verrà proiettato il film vincitore dell'Arco d'Oro 2010. L'ingresso in sala è gratuito

I VINCITORI DI EST FILM FESTIVAL 2010

1) - SEZIONE CONCORSO
- Miglior film (Arco d'Oro e 7.000 euro - Premio Banca Cattolica)
"L'UOMO FIAMMIFERO" di Marco Chiarini

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Il cinema è quella speciale scatola magica attraverso cui guardare il mondo. E quella scatola magica serve a scoprirlo, questo mondo, a renderlo il luogo in cui ambientare storie, accoccolare memorie, e da cui trarre leggende. Ed allo stesso tempo quella scatola magica serve a svelare bugie, serve a mettere a nudo miserie e a raccontare verità.
Il cinema è peró più di questo. Il cinema è quella cosa che ti porti dentro, quell'emozione che ti torna utile un giorno, quella sensazione speciale che lega un suono, un immagine, un sorriso ad un emozione. Il cinema è volente o nolente una luce nel buio, sia esso quello della sala, quello di una storia o di questi giorni strani che viviamo. La luce del cinema è sempre un tramite, un movimento tra prima e dopo, per raccontare un durante che tende al futuro.
Proprio guardando al futuro, questa giuria ha scelto di premiare l'uomo fiammifero di Marco Chiarini, non perché sia un film perfetto, non perché sia l'opera solida di un autore arrivato al termine di un percorso. L'uomo fiammifero è peró pregno di quell'illusione, di quella dolce illusione da teatro dei burattini, in cui la finzione è parte integrante del tutto, in cui allo spettatore viene richiesto, con garbo e delicatezza, di lasciarsi andare, di non soffermarsi troppo sul singolo imperfetto dettaglio, per concedersi una digressione, attraverso la quale, ci si accorge di trovarsi a riflettere con naturalezza non comune su temi universali, quali l'amore, l'affetto parentale, l'amicizia, il sogno, il futuro, il lutto. E la voglia di trovare spiegazioni proprie, strade nuove e non convenzionali, nuove istruzioni scritte a mano, per capire ed esplorare questo luogo conosciuto come mondo, ci paiono essere le caratteristiche più luminose ed importanti del lavoro di Chiarini.
E in un quotidiano come quello che viviamo, in cui un mondo sempre più globalizzato tende a fornire modelli chiari e pratici, soluzioni sicure e asettiche e soprattutto ad incanalare sul nascere l'immaginario delle generazioni future, ecco che il lavoro di Chiarini pare essere quella luce, fragile e mutevole, soggetta al vento, come quella di un fiammifero nella notte, cui fare affidamento pur senza certezze matematiche. La luce del fiammifero di Chiarini è la luce capace di sfidare le convenzioni e vincere quelle difficoltà in cui tanto cinema giovane si dibatte e affoga, con la semplice voglia di essere, lieve, mai pedante, mai autoriale. Ed è la luce che ci ricorda di come la capacità di immaginare, la capacità di pensare che le cose debbano e possano essere diverse, migliori, più pure sia in qualche modo l'essenza del cinema. E l'essenza di un futuro migliore.

- Premio del Pubblico (Arco d'Argento e 2.000 euro - Premio Cantina Sociale di Montefiascone) "18 ANNI DOPO" di Edoardo Leo

2) - SEZIONE DOCUMENTARI
- Miglior documentario (Premio Associazione L'Acropoli - Arco d'Argento e 2.000 euro) "NÌGURI" di Antonio Martino

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Per la capacità di trattare in forma emotivamente coinvolgente - nonostante i limiti dovuti alla modesta disponibilità di risorse tecniche - le contraddizioni di una società pronta a disconoscere il proprio passato e le esperienze di emarginazione di un mondo offeso che vive di speranze.

- Menzione Speciale della Giuria
"H.O.T. Human Organ Traffic" di Roberto Orazi
Per la profonda riflessione sull'etica della vita, della morte, della miseria morale e di quella materiale che i contenuti e le immagini dell'opera ispirano.

3) - SEZIONE MARATONA CORTI
- Miglior cortometraggio (Arco d'Argento e 2.000 euro - Premio Università della Tuscia)
"CAFFÈ CAPO" di Andrea Zaccariello

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Per la qualità delle immagini e la maturità nella condivisione della storia dall'inizio alla fine e per la capacità di dirigere un attore portandolo a esprimere il massimo delle sue capacità, non dimenticando la finezza della lezione morale.

- Menzione speciale della Giuria
"È l'amore vero male" di Vieri Brini ed Emanuele Policante
Per l'originalità della scelta globale del linguaggio visivo e per la sperimentazione tecnica.

- Menzione Speciale della Giuria
"Io sono qui" di Mario Piredda
Per la bellezza e pulizia delle immagini anche quando toccano argomenti crudi.

- Menzione Speciale della Giuria
"Oggi gira così" di Sydney Sibilia
Veloce. Divertente. Brillante. Ben congegnato e ben risolto sul piano della sceneggiatura.

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