Montefiascone, mercoledì 30 luglio 2008. Si è conclusa martedì la Sezione MARATONA CORTI di questa seconda edizione di EST FILM FESTIVAL, comprensiva di ben 25 cortometraggi. Presentata nella suggestiva cornice della Rocca dei Papi da Glauco Almonte e Giordano Rampazzi della Direzione artistica, che hanno anche curato la selezione, questi due appuntamenti hanno avuto come obiettivo quello di offrire una finestra di visibilità ai giovani registi chiamati a intervenire alla fine di ogni proiezione per spiegare il loro lavoro agli spettatori presenti.

Quest'anno è stato stanziato un Premio di 1.000 euro dall'Associazione Culturale Acropoli che verrà assegnato al Miglior Cortometraggio scelto da una numerosa Giuria, presieduta da Renato Trapè.

I cortometraggi mostrati in queste due giornate festivaliere hanno spaziato su temi molto diversi dalla politica - troppo spesso nascosta dietro dei simboli in VIETATO FERMARSI di Pierluigi Ferrandini al rapporto tra un nonno non vedente ed il nipote, descritto in LO SGUARDO RITROVATO di Marco Ottavio Graziano.

A differenziarli anche la scelta dei generi che variano dalla fiction in UOVA di Alessandro Celli - già vincitore dell'ultimo David di Donatello - e LOST IN MONTANARO di Andrea Canepari, parodia del genere western ben realizzata a livello di musiche e regia, toccando la commedia sentimentale di TANA LIBERA TUTTI di Vito Palmieri, dallo spot SOLO CINQUE MINUTI di Filippo Soldi realizzato per Telethon, fino a UNO DEGLI ULTIMI di Paul Zinder, che ha intrapreso la via del documentario incentrando la riflessione sul progresso che scaturita dal discorso di un anziano contadino viterbese.

Dietro alcuni dei cortometraggi selezionati c'è il lavoro di una troupe esperta dotata di ottimi mezzi di ripresa, di registi professionisti e di un buon cast con attori del calibro di Valerio Mastandrea per il corto BASETTE di Gabriele Mainetti; Stefania Sandrelli e Carlo Delle Piane per OGNI GIORNO di Francesco Felli; Simone Cristicchi, Claudia Pandolfi, Gigi Proietti e Luca Lionello in LETTERE DAL MANICOMIO di Alberto Pugliafito; altri invece sono stati realizzati con il lavoro di poche persone con mezzi per lo più amatoriali come RUMORE DI FONDO di Daniele Ercolani.