Montefiascone, venerdì 30 Luglio. Alle 10.30, dopo la consueta colazione alla Rocca dei Papi, Est Film Festival ha presentato l'Incontro Elite, con la proiezione di "Aspettando il sole", film vincitore dell'Arco d'Oro nella scorsa edizione. Al termine della proiezione Ago Panini, Presidente della Giuria del Concorso, ha incontrato il pubblico per discutere del film che gli ha permesso di tornare sul palco di Montefiascone.

Il Concorso ha proposto nel pomeriggio, alle 17.00 alla Rocca dei Papi, la proiezione del sesto film che concorre per l'Arco d'Oro 2010 e 7.000 euro - Premio Banca Cattolica. Ad essere proiettato sarà "Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio" di Isotta Toso, un film ambientato a Roma, nel quartiere Esquilino dove, in un vecchio palazzo umbertino si snodano le vicende di un eterogeneo gruppo di inquilini, una piccola "folla multietnica" contrassegnata da forti differenze culturali, di provenienza, di religione, di modi di intendere la vita. Tra le antiche mura del palazzo, a seguito di una serie di vicissitudini legate al quotidiano affaccendarsi dei condomini, matura uno scontro di civiltà in cui tali diversità finiscono per emergere prepotentemente trasformandosi in malintesi, piccole prevaricazioni, astii personali e sentite diffidenze.

La sera alle 21.30, sul palco della Rocca a causa del maltempo, il regista Alessandro Aronadio insieme all'attrice Isabella Ragonese, madrina quest'anno della Mostra del Cinema di Venezia, per presentare l'ultima pellicola della Sezione Concorso: "Due vite per caso". "Questo film" - ha spiegato il regista - "è stato scritto con negli occhi ancora incise le immagini del cadavere di Carlo Giuliani, dell'uccisione del poliziotto Filippo Raciti, del volto tumefatto di Stefano Cucchi, o di quello sorridente sui manifesti che rendono omaggio al povero tifoso Gabriele Sandri. Ragazzi italiani uccisi da altri ragazzi italiani, come se si vivesse in uno stato di guerra civile. Tutte morti che hanno segnato drammaticamente la nostra storia recente, e ricondotte poi, nelle ricostruzioni a posteriori, soltanto a raptus di rabbia o di follia, a fatali istanti di black out della mente. Il mio film" - ha concluso - "vuole proprio parlare di questo. Di un Paese che troppo spesso scarica sul caso e su tragiche coincidenze quello che invece sono proprie, drammatiche, colpevoli responsabilità. Ponendo delle domande che forse altri preferirebbero ignorare".

A partire dalla mezzanotte, il DopoFestival ha proposto il regista e musicista Claudio Giovannesi alla chitarra che ha eseguito dal vivo i brani originali tratti dalla colonna sonora del suo lungometraggio "La casa sulle nuvole" e del suo film-documentario "Fratelli d'Italia". Insieme a lui sul palco Enrico Melozzi al violoncello, Andres Arce Maldonado al sassofono e Stefano De Angelis alle percussioni. Claudio Giovannesi, vincitore dello scorso anno del Premio del Pubblico con "La casa sulle nuvole" è il Vice Presidente quest'anno della Giuria del Concorso.

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